

FOZA VÜSCHE
Il paese, piccolo borgo dalla storia antica, si adagia sul versante orientale dell’Altopiano dei Sette Comuni.
Il centro di Foza è posto sopra un contrafforte ai piedi del monte Meletta a 1083 metri.
Ai suoi lati, nelle due valli verdeggianti, le vecchie contrade rivelano un fascino che non ti aspetti, a partire dai toponimi cimbri che ricordano gli antichi abitanti giunti fin qui dal cuore dell’Europa.
IL CALENDARIO
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IL TERRITORIO DI FOZA
Dal centro di Foza, una facile passeggiata con molti scorci panoramici conduce alla chiesetta di S. Francesco. Da qui l’occhio spazia per un vastissimo raggio. A ponente lo sguardo si estende, oltre la piana dove sorgono Asiago e Gallio, fino al gruppo del Pasubio, mentre a settentrione corre dalle Melette alle Pale di San Martino, per posarsi ad oriente sul massiccio del Grappa.
IL MUSEO
Presso il museo è attivo l’Ufficio Informazioni Turistiche
Via Roma, 1 36010 FOZA (VI)
0424 443641
L’idea del Museo di Foza è quella di un vero e proprio laboratorio aperto sul territorio e sulla sua gente. Difatti, dalla sua nascita il Museo è seguito da una commissione scientifica e storica che, in sinergia con l’Amministrazione e la comunità propone e progetta i contenuti destinati alla sua crescita e alle sue trasformazioni. La visione generale della commissione vuole che il Museo non sia un semplice contenitore di documenti e oggetti, ma sia una vera propria macchina culturale, capace di attirare, suggestionare e divulgare la conoscenza. Da qui, il progetto di un museo esperienziale, sensoriale attrezzato delle tecnologie contemporanee.
Cimbro – Una lingua da tutelare
Sezione realizzata con finanziamento statale
(ex L.482/99 – ripartizione annualità 2021) erogato al Comune di Foza
FESTE QUINQUENNALI
La Festa dell’Assunta è una ricorrenza religiosa molto sentita dai fozesi e da molti emigranti che per l’occasione rientrano in paese anche da oltreoceano.
Ogni 5 anni, come vuole la tradizione, tra canti e preghiere, si avvia la processione votiva che attraversa il paese, seguita dalla statua della Madonna portata a spalla dalle ragazze vestite di bianco.

IL TESORO DI FOZA
l’antica pala di Francesco da Ponte il Vecchio
La pala raffigura la Madonna in trono con bambino tra S. Benedetto a destra e S. Giovanni Evangelista a sinistra.
L’Opera, datata 1519, secondo studi recenti e raffronti, è stata attribuita a Francesco da Ponte, padre di Jacopo, detto Bassano il Vecchio e non più ai fratelli Nasocchi.
La Pala è stata restaurata nel 1836, anno del voto alla Madonna Assunta, una seconda volta, forse, durante il profugato e infine nel 1981, su indicazione delle Belle Arti di Venezia, per mano del prof. Tassello Ottorino di Bassano del Grappa.
Con la sua ricchezza di particolari, è una testimonianza religiosa, sociale, economica e politica del passato di Foza.
Interessante è lo sfondo: a destra è rappresentato il paesaggio silvo – pastorale di Foza e a sinistra, c’è la laguna di Venezia, su cui primeggia il Palazzo Ducale. Foza, infatti, fin dai suoi albori è stata legata per economia, politica e difesa, alla Serenissima.

IL DIARIO

LE TESTIMONIANZE

Foza volti e storie
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