
Al Mecf di Foza – mostra estiva 2021 “Rassegna d’arte di pittori e scultori veronesi”
Da lunedì 9 a martedì 31 agosto, Il MECF – Museo Etnografico della Comunità di Foza (VI) inaugurerà la mostra estiva 2021
“RASSEGNA D’ARTE DI PITTORI E SCULTORI VERONESI”
a cura di Lucia Spolverini e Marifulvia Matteazzi Alberti
La Rassegna d’ Arte, è formata da quattro pittori e scultori veronesi, Laura Poffe, Ada Bertasi, Roberto Regnotto e Luigi Savoia, e Valeria Croci, pittrice e creatrice orafa vicentina.
I ritratti della delicata pittrice veronese LAURA POFFE, docente d’Arte, sono intessuti di segni che percorrono volti e figure carichi di pathos, rivelatori: è un dipingere fatto tutto sulla persona sempre protagonista delle sue Opere, avvolta da tinte che profumano di vento, che il tempo non consuma, ma che sopravvive al corpo e lo eternizza. Con introspezione unita ad un’eccezionale capacità tecnica Laura Poffe predilige dipingere attingendo da una riflessione profonda: delinea lo sguardo incantato dei bimbi dove il chiarore si appoggia e fiorisce, su giovani volumi modellati plasticamente e tesi come acini d’uva , su rughe che solcano pensieri tremolanti e mani nodose, dove la sensibilissima pittrice converge l’attenzione che indaga ogni angolo dell’anima. Attenta e precisa isola i sentimenti, le inquietudini, e niente le sfugge nella narrazione dell’esistere, del suo vocabolario silenzioso, del vagabondare altalenante dei pensieri: è pittura fuori dall’ordinario, una rara ricerca di autenticità, che ha saputo accompagnare gli accordi di grigio, di giallo, di rosa, che dialogano con i neri vellutati e morbidi resi con una pennellata corposa larga e costruttiva, ricca di suggestioni, oppure con la dolcezza delle leggere velature e delle impalpabili trasparenze a comporre l’armonia che attrae, che invita ad entrare in ogni sua Opera.
Affascina la pittura di ADA BERTASI il sostare del suo sguardo sulle cose, dove tutto appare importante, niente può essere scordato, deve essere valorizzato perché fa parte dell’universalità cui tutti noi tendiamo. E’ pittura lirica, poetica con tinte delicate di morandiana memoria, che prende per mano ed accompagna in una dimensione segreta, dove anche il semplice germoglio appare come dono della Natura, un qualcosa di raro, di prezioso, di cui non ci eravamo accorti. E il pensiero viene come invaso e pare che il nostro piccolo grande mondo termini proprio lì dove si ferma la raffinata pittura di Ada. La pittrice sa dosare con magistrale perizia la plasticità di tinte imbevute di quella infinitezza che governa universalmente l’eterno equilibrio tra ciò che siamo e che potremo diventare, nell’altalenante succedersi di mille imprevedibili vicende di ciò che è individuale e universale, tra il singolo e l’immenso, tra la matericità e l’ Anima che si incontrano nell’Opera d’Arte. Ogni oggetto pare diventare un altro da sé, una visione stranita, isolata nella luce che sovrasta, e che indica tutto ciò che siamo stati e che saremo. E ’una forma atta a sommare una sorta di identificazione con l’oggetto in uno stato contemplativo, che tende ad immagini uniche nella loro perfezione formale, amorose evocazioni sempre pronte a rinascere prima di librarsi oltre il senso del tempo.
E le si contrappongono le grandi tele di ROBERTO REGNOTTO, pittore veronese, che lavora con padronanza segnica e un grande respiro cromatico spingendosi verso l’astrazione nel rappresentare superfici con scansioni ritmiche per giochi di strutture, per campiture che sviluppano intrecci densi di significati, di attimi sospesi che si riavvolgono verso mondi di grande impatto emozionale, tesi verso l’irradiarsi di armonie luminose. La natura controllata da un carattere assetato di conoscenze porta Roberto Regnotto a sperimentare sempre possibilità diverse. Sono splendide visioni quali proiezioni geometriche, dove il rigore domina l’intero elaborato gestendo con esasperata minuzia l’espandersi del colore, che si fa linguaggio prorompente e delicato invadendo lo spazio con voluto protagonismo. Le composizioni sono formate da un insieme di linee, figure geometriche, sagome fluttuanti, un girotondo iridescente aperto su quella casualità che è libertà assoluta da ogni legge e si confronta con scelte di equilibri cromatici, tensioni spaziali ed atmosfere sospese. Quella di Roberto Regnotto è una perenne ricerca, un’indagine mentale sostenuta da impasti materici e cromatici vivaci chiusi da linee che scandiscono ritmi e percorsi, rotazioni e capovolgimenti, forme incrociate quali battiti pulsanti, che si accordano o disgiungono in inevitabili incontri, nelle partiture di tinte e silenzi, nelle tracce che diventano mappe, quasi una cartografia dell’immenso Universo.
Quella di LUIGI SAVOIA, scultore veronese, è Arte Antica, tramandata di generazione, in generazione, appresa per trasformare le pietre in sostanza malleabile e viva. Inizialmente si appassiona al disegno con il carboncino ed ama soffermare la sua attenzione sui morbidi passaggi chiaroscurali, poi modella la creta e d il gesso e crea bozzetti per figure femminili, o rappresentazioni d’Arte Sacra esposte nelle Biennali e pluripremiate. Successivamente matura in Luigi Savoia una smisurata passione: con colpi di scalpello definisce i marmi bronzetto, il nembro gialletto, il verdino o rosato, che provengono dalla zona di Sant’Ambrogio in Valpolicella. Li rompe, li sbozza, li trafigge, li accarezza, fino a farne carne viva e pulsante, per imprimere nel materiale, le sensazioni, le emozioni da fermare e rendere eterne. In particolare il marmo bianco di Carrara compatto, statuario, di aspetto traslucido può essere condotto con la duttile lavorabilità e la maggior disponibilità ad un grado di estrema levigatezza e lucentezza, alternando la superficie da luminosa ad opaca, da levigata a ruvida. E’ straordinario vivere la suggestione delle sue prestigiose sculture che sono tutti pezzi unici, realizzati a mano, frutto di un autentico lavoro che va dalla sbozzatura alla modellazione, generati da un’attenta analisi, da un profondo pensiero, e dalla costante operatività di un’intera vita dedicata alla lavorazione di materiali lapidei. Luigi Savoia pare quasi voler carpire i segreti vitali in un’arcana volontà di strappare verità universali, convinto che attraverso l’Arte si possa realizzare un mondo migliore.
VALERIA CROCI, pittrice vicentina, si dedica alla pittura prediligendo forme essenziali e accese tinte giustapposte per creare forti contrasti cromatici. Il movimento aggettante del rosso, la serenità del verde, la spazialità infinita dell’azzurro, l’accensione del giallo guidano la sua mano nell’evocare emozioni, nel fermarle copiose sulla tela, e poi sente il bisogno di illuminare le composizioni con punti di luce ottenuti da pietre naturali inserite nei quadri, quasi a voler superare la finitezza del colore stesso e spingersi verso la luce. Una luminosità ottenuta componendo le pietre naturali che troviamo nelle creazioni orafe dove Valeria Croci alterna con maestria il cromatismo delle pietre naturali declinate nelle più svariate sfumature unite da un cordone argentato, che le fissa in un intimo colloquio, in un dialogo di tinte delicate o accese, ma sempre alternate in un’armonia che fa del monile un qualcosa di raro, di unico, di prezioso, pronto a valorizzare e a vestire di bellezza ogni donna.
Marifulvia Matteazzi Alberti
Apertura:
tutti i giorni dal 9 al 31 agosto 10 – 12 15 – 19 Ingresso: € 5,00 biglietto intero, € 3,00 biglietto ridotto; gratuità per disabili con accompagnatore, bambini al di sotto di 6 anni di età e aventi diritto.
Programma:
Domenica 8 agosto ore 16,30
Vernissage: Inaugurazione della “Rassegna d’arte di pittori e scultori veronesi”
Laura Poffe, Ada Bertasi, Roberto Regnotto, Luigi Savoia, Valeria Croci
A seguire la presentazione del libro – Di me, di te, di noi di Mariafulvia Matteazzi Alberti – Edizioni Robin
presso la Sala Polifunzionale del Mecf di Foza
Domenica 15 – 22 – 29 agosto, dalle ore 16 alle ore 18
Incontro con gli artisti: Laura Poffe, Ada Bertasi, Roberto Regnotto, Luigi Savoia, Valeria Croci
“Nozioni di pittura e scultura: artisti e scultori a confronto”
Gruppi di max n. 8 visitatori € 10,00 (eventi su prenotazione)
Venerdì 13 – 20 – 27 agosto, dalle ore 15 alle ore 16,30
Laboratori ludico-didattici
“Spirito creativo: imparare a dipingere. Quali e quante sono le tecniche di pittura conosciute?”
a cura della Dott.ssa Lucia Spolverini
Gruppi di max n. 6 bambini dai 4 ai 12 anni € 5,00 (al di sotto dei 4 anni è richiesta la presenza di un genitore) (eventi su prenotazione)
Il Mecf agirà rigorosamente in ottemperanza delle disposizioni sanitarie anti CV-19 con ingressi in presenza contingentata
Mecf di Foza