
MECF Foza: Emanuela Casotto “Dalla Natura all’Informale”
Lunedì 10 agosto alle ore 18 verrà inaugurata nelle sale espositive del MECF la mostra di Emanuela Casotto dal titolo “Dalla Natura all’Informale”.
Curata da Lucia Spolverini, la mostra resterà aperta fino al 27 settembre 2020.
Dopo la presentazione seguirà un rinfresco presso l’adiacente Albergo Ristorante Speranza.
PRESENTAZIONE
La mostra riflette il percorso artistico di Emanuela Casotto, artista padovana che inizia negli anni dell’adolescenza, con la frequenza dell’Istituto d’Arte nella Sua città di origine dove partecipa in quel periodo a concorsi di pittura e a mostre collettive.
La sua prima personale è del 1975 segnalata dai maestri Leo Borghi e Riccardo Galluppo.
Collabora con il Museo Guggenheim di Venezia.
Partendo da una formazione artistica giovanile, ha iniziato a dedicarsi alla pittura frequentando corsi di acquerello con la maestra iraniana Nahid Kaleg Pour. Infatti pur essendo sempre stata impegnata per lavoro nel mondo dell’arte ha potuto dedicarsi alle proprie opere trovando alla fine il modo di esprimersi.
In campo pittorico l’artista ha sperimentato diverse tecniche (pastelli, carboncino, olio, acrilico, incisioni su linoleum, collage, acquerello, pittura su vetro e ceramica, su legno e tessuto oltre che a tecniche miste).
Dai primi acquerelli, che segnano l’inizio, agli ultimi dipinti realizzati prevalentemente con acrilici e con tecnica mista. L’artista è inizialmente attratta da questa arte pittorica, che ritiene già di per sé duttile e malleabile. L’interesse e la sperimentazione di tecniche e di materiali misti danno la possibilità di realizzare in modo più espressivo le proprie emozioni: all’acqua e pigmento aggiunge gesso e sale.
La sperimentazione continua negli anni, passando ai colori acrilici, inizialmente stesi con pennello o con altri mezzi, utilizzati con altri materiali di diversa natura mescolandoli per far emergere le Sue emozioni per fare emergere il suo vero ”ego”.
Un elemento unificante è senz’altro l’ispirazione che Emanuela prende sempre dalla Natura, stravolgendola e lasciandosi, a sua volta, da essa travolgere.
La passione, la vivacità e la sensibilità coloristica della pittrice padovana si compenetrano e il Suo estro creativo si fonde con colori e forme spesso evanescenti che evocano paesaggi o composizioni surreali.
I Suoi dipinti entrano in un mondo di sogno e magia in chi li ammira. E’ una pittura estremamente intima, che si dilata in ampie, ariose superfici stese con un lavoro preciso e minuzioso che va a tradursi in una lenta e profonda introspezione: la pittrice coglie ogni prezioso senso derivante dalla Natura gettando sulle Sue tele effetti atmosferici ineguagliabili attraverso linee morbide, filtrando la luce radente e dissolvendola in essenze espressive e sfumature raffinate.
Espressioni di cromie brillanti, di deliziosi accordi cromatici in un elegante e sobrio “dialogo tra tinte”.
Emanuela Casotto racconta una Natura meravigliosa che si mostra in tutta la Sua vitale potenza, percependo un’atmosfera quasi sognante, una sorta di filtro che permette all’autrice di esplicare un’interpretazione artistica assolutamente unica. Un’atmosfera patinata affiora dalle Sue opere che si traduce in policromie poetiche.
Non bisogna captare la Natura, ma conoscerla e prenderne ispirazione perché il risultato sia autentico e originale: ne esce l’unico impulso supremo e dominante che diventa passione d’amore universale.
Le immagini dipinte scaturiscono da un approccio al mondo esteriore che è mosso da emozioni tutte interiori. I dipinti sono espressione del Suo intimo approccio con la vita. Il Suo interesse non è riprodurre il paesaggio ma bensì il modo in cui il paesaggio Le appare, che nasce dall’intento di vivificare le opere con ciò che Lei prova e sente interiormente.
Osserva la Natura con il Suo temperamento.
SEZIONI DELLA MOSTRA:
1. Inizio: i primi acquerelli
Pochi acquerelli “normali” (pigmento e acqua): sono pochi perché non li sento più miei, sono andata oltre, ma li ritengo importanti per mostrare il mio percorso artistico e personale.
2. Acquerelli con tecnica mista
Pigmento e acqua, dove gli effetti, ricercati ma imprevedibili, sono dati dal sale o dal gesso, o da entrambi. Alcune di queste opere non le darei via per niente al mondo. La produzione di acquerello continua anche dopo il passaggio all’acrilico, arricchendosi però ulteriormente di nuove sperimentazioni.
3. Acrilico
Il passaggio successivo, è stato piuttosto drastico per la scelta della tecnica tanto diversa come è l’acrilico, tuttavia naturale per il bisogno di sperimentare. Le opere in acrilico mostrano un percorso di ricerca continua.
4. Opere “celebrative”
Sono dipinti realizzati su tematiche specifiche per partecipare a concorsi e a mostre collettive in occasione di anniversari o celebrazioni: il Belzoni, Galileo Galilei, Giotto, Leonardo Da Vinci, 8 marzo Giornata della donna.
5. Ultime sperimentazioni
“Le cose che ti arrivano all’improvviso sono le più belle”.
10 agosto – 27 settembre 2020
Orari: tutti i giorni 10.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00.
Ingresso intero € 5,00, ridotto € 3,00. Gratuito per disabili e bambini fino ai 6 anni di età.
Visite guidate alla mostra e laboratori didattici su prenotazione secondo le misure di sicurezza per la prevenzione SARS – CoV 2
BIOGRAFIA
Emanuela Casotto vive e lavora a Padova. Il suo percorso artistico inizia negli anni dell’adolescenza, con la frequenza dell’Istituto d’Arte nella sua città, partecipa in quel periodo a concorsi di pittura e mostre collettive; la sua prima personale è del 1975 segnalata dai maestri Leo Borghi e Riccardo Galuppo. Si laurea in Architettura presso lo IUAV di Venezia, con indirizzo di Restauro e Conservazione dei Beni Artistici. Ha lavorato come docente, continuando negli anni a coltivare la sua passione per il disegno e la pittura. Ha insegnato Educazione Artistica nelle scuole medie e Disegno e Storia dell’Arte negli istituti superiori, collaborando in progetti didattici con il Museo Guggenheim di Venezia; i suoi alunni hanno esposto le loro opere in una sezione dedicata alla ricerca a alla sperimentazione di tecniche e composizione, con opere collegate alla Storia dell’Arte Contemporanea. In campo pittorico l’artista ha sperimentato diverse tecniche (pastelli, carboncino, olio, acrilico, incisione su linoleum, collage, acquerello, pittura su vetro, ceramica, legno e su tessuto, inoltre tecniche miste); la tecnica che predilige è l’acquerello. Attualmente segue i corsi di acquerello della maestra Nahid Khalegh Pour, che di lei dice : “ La passione, la vivacità e la sensibilità coloristica della pittrice, si compenetrano e il suo estro creativo si fonde con colori e forme spesso evanescenti, che possono evocare paesaggi o composizioni a volte surreali”. Gli acquerelli di Emanuela Casotto nascono da esperienza creativa che diventa pittura intima per poi dilatarsi in ampie, ariose superfici stese con un lavorio preciso, attento, minuzioso, di lenta e profonda introspezione. La pittrice coglie ogni segno prezioso dato dall’emozione della natura, e offre effetti atmosferici ineguagliabili con linee morbide, filtrando la luce radente e dissolvendola in atmosfere di essenza espressiva, sfrangiata in sfumature fresche e raffinate. Sono espressioni di cromie brillanti che si fanno pacate, sommesse, colte nel loro apparire. La pittrice con maestria dipinge a larghe e limpide stesure di deliziosi accordi cromatici modulati, per carpire quel qualcosa di finito e non finito nell’elegante dialogo tra tinte.