
STORIE DI LEGNA E LEGNAMI
APERTURA AL PUBBLICO:
Solo le domeniche dalle ore 15.00 alle ore 19.00
Aperture straordinarie infrasettimanali (solo su prenotazioni)
Per gruppi richiedenti visite guidate (€ 10,00)
Laboratori didattici a cura di Lucia Spolverini rivolti ad Istituzioni Scolastiche dell’Altopiano e provincia di Vicenza (€ 5,00)
Il tutto sarà gestito nel pieno rispetto delle misure di prevenzione anti COVID – 19
Ingresso Museo MECF: € 5,00 intero,€ 3,00 ridotto. Gratuito per disabili, bambini al di sotto dei 6 anni di età e secondo gli aventi diritto
“STORIE DI LEGNA E LEGNAMI”
Racconti e testimonianze di Giorgio Rigoni Candida
La mostra è stata pensata e strutturata per valorizzare la seconda edizione di “Bàldanar” (termine cimbro per indicare il boscaiolo – 24 e 25 ottobre 2020) una manifestazione ricca di eventi concentrati sulla storia dei boscaioli di ieri e di oggi della Comunità di Foza. Un ricordo vivo e simbolico anche del ciclone Vaia abbattutosi due anni fa sui nostri boschi, andando a disintegrare e sradicare l’ambiente boschivo. Rientra, con le sue tematiche in questo periodo autunnale tramite un percorso di racconti e di memorie storiche tramandate dalla gente locale e dallo stesso artista ed appassionato che ha realizzato gli oggetti in esposizione.
LA CULTURA DEL BOSCO:
IL LEGNO UN AMICO DELL’UOMO
“Paesaggio Naturale: troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno le cose che nessun Maestro ti dirà”.
L’uomo primitivo usava il legno per difendersi, per cacciare, per scaldarsi e per erigere le palafitte. Il dono più grande che l’uomo potesse ricevere dal bosco e dalla terra è stato e lo è tuttora il legno, quale legname da costruzione, di utilizzo energetico e legname da bruciare. Ogni dono ha però dei tempi da rispettare e nel momento in cui l’uomo ne ha compreso il meccanismo, ha scoperto i giorni migliori per la raccolta. Con la luna calante si ottiene più legno e di maggiore qualità. Un tempo la raccolta del legno era molto importante e fondamentale per la vita quotidiana. Una volta effettuata la raccolta e trasportato il legno in cascina, gli anziani spaccavano il legno ed i bambini impilavano ordinatamente i suoi pezzi. Gli uomini più esperti si occupavano del taglio dei travi per i tetti ed il taglio per i tavoli da lavoro ed altri oggetti di uso quotidiano. “La legna è un bene prezioso per la gente di Montagna”. Coltivare storie e tradizioni di secoli passati significa trasmettere alle nuove generazioni quegli antichi valori di un mondo che si sta lentamente abbandonando e spegnendo. E’ un vivo ritorno alla Natura valorizzando le risorse delle Sue Montagne e dei suoi immensi boschi. Finalità: insegnare una corretta forma di economia, una conoscenza dell’ ecosistema del bosco, di rispetto di ecologia profonda e di etica ambientale.
-“ La mia famiglia, da generazioni è sempre stata dedita al lavoro dei campi, della stalla, del bosco. Fin da ragazzo sono stato coinvolto in queste attività: si arrivava nel bosco per fare un carico di legna per uso famigliare o da vendere. Certi lavori, come “strossar legname” col cavallo (esbosco dei tronchi) o sradicare “soche” (ceppaie) con cariche di esplosivo, erano faticosi ma davano anche tante emozioni. Lavorare nel bosco ti dava un senso di libertà. Ho tenuto un corso sui lavori boschivi: volevo far capire a chi lo frequentava che cos’era una “slescia de este” che con mio padre avevo fatto a centinaia, realizzandone anche una in miniatura. Questo mi ha indotto nel tempo a realizzare, pian piano tutti i mezzi che trainavano i nostri cavalli e che hanno fatto storia fino al 1970, prima dell’arrivo dei primi trattori sull’Altopiano. Adesso, con questi mezzi e con le mie conoscenze sono certo che tale esposizione presso il Mecf sarà cosa utile ed istruttiva”-.
Rigoni Giorgio Candida
Nato ad Asiago nel 1949, partecipa assiduamente sin dalla giovanissima età alle attività rurali e boschive della famiglia paterna come si usava a quei tempi, realizzando molteplici esperienze e coniugando proficuamente la teoria con la pratica. Dopo la laurea in Scienze Agrarie conseguita presso l’Università di Padova nel 1974, insegna materie professionali (Agronomia e coltivazioni, Frutticoltura, Zootecnica, Enologia, Casearia e Olivicoltura). Ha curato pubblicazioni di carattere culturale e di natura tecnico- scientifica su riviste locali e specializzate.
Lo spazio interessato all’esposizione sarà la particolare sala del sottotetto dello stabile, in cui verranno posizionati antichi oggetti originali del mestiere del boscaiolo, momenti di vita del boscaiolo, fedeli riproduzioni in miniatura fatte a mano in legno per il trasporto del legname dal “boscaiolo” Giorgio Rigoni Candida.