
La sede museale del Comune di Foza è stata ricavata all’interno dell’ex Municipio, uno degli edifici simbolo della ricostruzione dell’abitato successiva alle terribili distruzioni del primo conflitto mondiale.
L’edificio, dopo aver svolto per molti anni la sua funzione amministrativa, venne privato degli elementi che ne richiamavano la dignità pubblica ed abbandonato.
Nel 2004 è stato redatto un progetto di restauro e riqualificazione che ha decretato la rinascita della struttura alla nuova destinazione d’uso museale. Il delicato intervento di restauro è stato ultimato nel 2009.
Attualmente il Museo di Foza presenta una sezione dedicata alla Grande Guerra e una alla pastorizia.



LA SEZIONE DEDICATA ALLA GRANDE GUERRA
La sezione della Grande Guerra sull’Altopiano occupa l’intero secondo piano del museo, con la narrazione dei crescenti disagi degli abitanti di Foza all’avvicinarsi delle vicende belliche. Si raccontano, con le dinamiche dei combattimenti e degli spostamenti dei fronti di guerra, le sofferenze dei soldati e della popolazione civile. Si illustrano la distruzione dell’antico abitato, la disperazione, le modalità di una lenta ricostruzione nella quale ogni riferimento alla conformazione precedente venne negato, e infine il pericoloso lavoro dei recuperanti, che riuscirono a trovare elemento di sussistenza nella raccolta e nella vendita dei residui metallici della guerra.
Il racconto si sviluppa in un percorso, lungo il quale molte storie illustrano, anche con gli occhi dei contemporanei, le vicende del primo conflitto mondiale. Un apparato didattico tradizionale lascia spesso il posto a monitor, e parte delle vicende sono narrate in un grande tavolo touch screen, che consente una navigazione a volo d’uccello sull’Altopiano, dalla situazione attuale alle varie fasi del conflitto.










SUL FILO DI LANA
I PASTORI, LE PECORE, LA GENTE DI FOZA
Il primo piano del museo ospita dall’agosto 2013 una sezione tutta dedicata alla Pecora Foza. L’allestimento è stato pensato come un vero e proprio viaggio alla scoperta della pastorizia. Attraverso fotografie, documenti, oggetti e ricordi rivive un’attività a lungo trascurata, che ha retto per secoli l’economia di Foza e dell’intero Altopiano.
La pastorizia fu infatti la principale risorsa per queste genti che seppero selezionare una razza di pecore denominata come il paese. La pecora “Foza”si diffuse a tal punto da identificare col proprio nome tutte le pecore vicentine e non solo. La sua lana abbondante fece la fortuna dei lanifici del Pedemonte. Ora in questa mostra – progettata anche come installazione permanente e parte integrante del Museo – la pecora “Foza” diventa protagonista, assieme ai tanti pastori e alla gente del paese che ha contribuito a sostenere; e si fa strada la consapevolezza che le complesse vicende legate alla pastorizia sono intimamente legate all’identità di un territorio da valorizzare. Anche per questo uno sforzo collettivo mira a salvare dall’estinzione le ultime pecore rimaste.






I pannelli sono realizzati in plexiglas opalino, che in qualità di materiale traslucido, filtreranno la luce naturale e artificiale creando nel visitatore un gioco e una suggestione visiva.





L’INAUGURAZIONE
DEL MUSEO DI FOZA
23 maggio 2009
Presentazione
del Sindaco Giovanni Alessio Oro